Dalla prima metà del 2021, le difficoltà di approvvigionamento, l’aumento dei prezzi delle materie prime e i costi di trasporto hanno raggiunto un livello tale che un gran numero di aziende ha visto, e continua a vedere, la propria situazione finanziaria gravemente compromessa.
Questo contesto economico, che è il risultato della crisi sanitaria legata a Covid-19 e che è stato amplificato dalla situazione della sicurezza in Ucraina, sta colpendo in modo particolare alcuni settori, in particolare l’industria energetica e dei materiali.
Questa situazione è ancora più problematica per le aziende co-appaltatrici del Governo, in quanto il prezzo inizialmente stabilito dalle parti è considerato definitivo.
Ciò significa che i prezzi stabiliti al momento della stipula del contratto rimangono invariati per tutta la durata dell’esecuzione dei servizi e costituiscono i prezzi di regolamento, soggetti al loro aggiornamento o revisione come previsto dal contratto.
Tuttavia, in un parere emesso il 15 settembre 2022, il Consiglio di Stato ha riconosciuto la possibilità di una modifica “secca” del prezzo del contratto.
In altre parole, è ora possibile modificare il prezzo del contratto indipendentemente da qualsiasi altra modifica delle condizioni di esecuzione. Tuttavia, ciò richiede il rispetto di alcune regole stabilite nel Codice degli Appalti Pubblici francese.
Per loro natura, i problemi di prestazione sorgono nel corso del contratto, ma dovrebbero essere anticipati nella fase di aggiudicazione.
Per questo motivo, Cabinet Goldwin affianca i suoi clienti fin dalla fase di aggiudicazione del contratto.
Che si tratti di un’autorità locale o di un’azienda, i nostri avvocati lavoreranno con lei in ogni fase dell’aggiudicazione e dell’esecuzione del contratto per difendere i suoi interessi, sia come consulenti che in sede di contenzioso.
Quali modifiche possono essere apportate al contratto?
- Modifiche previste dal contratto
Il prezzo può essere modificato se le parti lo hanno concordato al momento della firma del contratto, mediante una clausola di revisione.
- Modifiche rese necessarie da circostanze imprevedibili
Il prezzo e la durata del contratto possono essere modificati se sono giustificati da eventi imprevedibili e dalle loro conseguenze finanziarie.
Gli eventi imprevedibili sono quelli che non potevano essere ragionevolmente previsti dalle parti al momento della stipula del contratto.
Il co-appaltatore dell’autorità pubblica è necessariamente soggetto a un rischio, anche minimo, quando conclude il contratto.
Di conseguenza, il prezzo o la durata del contratto possono essere modificati sulla base di circostanze imprevedibili solo se i costi aggiuntivi generati superano i limiti che potevano essere ragionevolmente previsti dalle parti al momento della stipula del contratto.
Tali modifiche devono rispettare determinate regole:
- devono essere direttamente attribuibili a circostanze imprevedibili
- non superare quanto necessario per rispondere a tali circostanze imprevedibili
- non superare il 50% del valore del contratto iniziale assegnato da un’autorità appaltante
- non modificare la natura generale del contratto
- Piccole modifiche
Le parti possono modificare il prezzo, la durata o altre clausole finanziarie del contratto mediante un emendamento, se la modifica è di piccolo importo e riguarda questioni che non potevano essere previste al momento della firma del contratto.
Una modifica è considerata piccola se è inferiore a :
- Le soglie europee
- 10% dell’importo iniziale
- Modifiche non sostanziali
Le parti possono apportare le cosiddette modifiche “non sostanziali”, ossia quelle che alterano l’equilibrio economico del contratto a favore dell’appaltatore in un modo che non era stato previsto al momento dell’assegnazione del contratto.
L’equilibrio economico si riferisce agli elementi essenziali del contratto, ossia il prezzo, le tariffe, la durata o il volume dei servizi.
Inoltre, l’importo di queste modifiche non sostanziali non può superare il 50% dell’importo del contratto iniziale.
Tuttavia, è necessario fare due precisazioni:
- In primo luogo, mentre è possibile modificare il prezzo e le tariffe del contratto per rimediare a una situazione derivante da circostanze imprevedibili, il co-appaltatore dell’amministrazionenon ha il diritto acquisito di modificare il prezzo del contratto.
- In secondo luogo, l’autorità contraente ha un notevole margine di manovra per negoziare le modifiche al contratto. Tuttavia, la sua libertà contrattuale rimane limitata, in quanto deve rispettare i principi dell’uso corretto dei fondi pubblici e il divieto di regali.
- Se il contratto non viene modificato, è possibile ottenere un risarcimento?
Se il contratto non può essere modificato, il co-appaltatore del Governo può solo chiedere un risarcimento per i costi aggiuntivi sostenuti a causa di circostanze imprevedibili.
Questo risarcimento risulta da :
- o un accordo di indennizzo redatto in anticipo
- oppure da una semplice richiesta motivata del co-appaltatore di risarcimento per circostanze imprevedibili.
Tuttavia, il co-appaltatore dovrà giustificare gli elementi preparando un solido dossier che dimostri la misura in cui le circostanze imprevedibili in questione hanno avuto un impatto sulla sua situazione finanziaria.
Se appropriato, questo risarcimento sarà assegnato dal giudice amministrativo.
Si noti che, a differenza dell’indennizzo concesso per circostanze impreviste, l’indennizzo per circostanze impreviste non deve essere incluso nel conto generale e finale.
Gli avvocati di Cabinet Goldwin la assisteranno e la sosterranno durante tutta la procedura di aggiudicazione e di esecuzione dei contratti di appalto pubblico.

